Allora…., tutto perfetto? ...Quasi. Questa parola non è dovuta a qualche errore, dimenticanza od altro da parte dei nostri organizzatori e loro collaboratori. Anzi, per essi va riconosciuto il giusto merito, lo spirito di collaborazione, di sacrificio, l'impegno messo nel far sì che tutto funzionasse nel migliore dei modi. Così è stato per quanto riguarda il loro operato, sia dentro che fuori del campeggio; vedasi l'escursione a Firenze, il favoloso matrimonio in verde, la lotteria, la cena comune, gli aperitivi ecc. Quel che non è stato soddisfacente, almeno per alcuni di noi, è stato il comportamento del gestore del campeggio. Non è ammissibile, specialmente nei confronti di 72 equipaggi, collocarne alcuni in quelle che io ho chiamato "le paludi". Egli sapeva benissimo che lì saremmo affondati fino a mezze ruote, visto che aveva già piovuto molto fino al giorno prima e che la terra era stata portata da pochissimo tempo, quindi ancora troppo soffice. Grave il fatto di averci negato le piazzole poste più in alto, anche se molte, almeno 12, erano vuote. Solo l'ultimo giorno, visto che i tanto amati stranieri non arrivavano più, ha permesso l'accesso ad uno o due dei nostri. Chi si è trovato nel punto più basso ha dovuto "pupparsi" anche l'acqua che scendeva da sopra.
Seconda riflessione : avete notato che, essendo ora veramente numerosi, certi ambienti non sono più sufficienti a contenerci tutti e che anche le sedie mancano? Dobbiamo cercare luoghi che possano accoglierci senza crearci difficoltà di spazio. .