Alba (CN)
Continueremo a chiedere a tutti i partecipanti di coniugare le uscite in compagnia con il rigido rispetto delle procedure consigliate:
1) divieto di assembramento;
2) mantenimento della distanza interpersonale;
3) uso della mascherina certificata nei luoghi chiusi, o nei luoghi aperti quando viene a mancare la distanza interpersonale.
ALBA
Periodo: dal 03 al 05 dicembre 2021
Struttura: Camping Alba Village
Indirizzo: Corso Piave, 219 | Quartiere SanCassiano
Località: 12051 Alba (CN)
Telefono: +39 0173.280972 | Fax +39 0173.288621
Cell. +39 3516448127
Sito web: http://www.albavillagehotel.it/
E-m@il: info@albavillagehotel.it
Coordinate GPS: N 44° 41’ 7,96’’ – E 8° 0’ 37,28’’
Tariffa:
Piazzola sosta € 14.00 + € 8.00 a persona + tassa di soggiorno (se l’importo non supera i 31.00 euro la tassa costa € 0.50 a persona , oltre questo importo il costo e’ di 1.50 a persona).
Bambini 0-4 anni: gratuiti
Bambini 05-12 anni: € 5.00
Animali ammessi
Tassa di soggiorno: come da regolamento comunale.
Check in: possibilità di ingresso fino alle ore 19, oltre bisogna avvisare la reception.
Late Check out: se non hanno prenotazioni gratuito fino alle 18.
Disponibilità piazzole: 20
PROGRAMMA
Venerdi 03
Arrivo dei partecipanti e sistemazione nelle piazzole a noi dedicate
Sabato 04
Ultimi arrivi e possibilità di visitare la fiera del tartufo con assaggi di prodotti tipici locali locali.
Ore 15,15 visita con degustazione alla cantina "Terre del Barolo" - Sito: https://terredelbarolo.com/
La visita e la degustazione di un vino sono gratuiti, chi avesse piacere potrà acquistare i loro prodotti direttamente in Enoteca.
Ricordiamo che tutti i visitatori dovranno essere muniti di greenpass valido in corso. La degustazione con un vino la faremo fuori davanti al loro negozio per motivi di covid.
Alla sera agli interessati proponiamo una cena conviviale in un collaudato ristorante locale. Ci verrà offerto un menù completo ad € 24 bevande escluse.
Vi ivitiamo pertanto ad inserire nell'adesione alla voce MENU' 1, il numero di partecipanti alla cena (posti limitati).
Domenica 05
In mattinata passeggiata in città
Aperitivo per saluti e partenze.
Il Campeggio
A due passi dal centro della città di Alba un camping nel verde per vivere al meglio la vostra vacanza immersi nella natura.
L’Alba Village Camping è composto da piazzole, una soluzione unica e particolare, immerso in un parco verde di ben 30 mila metri quadrati, attrezzato con parete di arrampicata, area giochi per bambini, sentiero ad anello di circa 3 km per fare jogging e, punti di riposo all’ombra di alberi secolari.
La struttura e’ provvista di servizi igenici e docce calde
La corrente elettrica e’ inclusa nel prezzo, per la lavatrice bisogna pagare
ALBA
Alba è una città italiana della Regione Piemonte, in Provincia di Cuneo, situata a 172 metri sul livello del mare.Il fiume Tanaro l’attraversa e divide il territorio collinare in Langhe e Roero.
La popolazione supera i 31mila abitanti. Le famiglie sono 13.948. Gli stranieri sono 3.557 (soprattutto rumeni, marocchini, albanesi, macedoni, tunisini e cinesi).Il Santo Patrono di Alba è San Lorenzo. I Santi tutelari sono San Cassiano, San Frontiniano, Sant'Eufredo, Sant'Alessandro, San Teobaldo e la Beata Margherita di Savoia.
Preistorico villaggio neolitico sul Cherasca, municipio romano sulle sponde del fiume Tanaro, la città scrive nel tempo la sua storia. Piazza San Giovanni conserva le preziose vestigia del tempio e ricorda l’Alba Pompeia ed il suo imperatore Pertinace. La circonvallazione disegna il tracciato delle antiche mura, visibili in parte nella piazza del palazzo Vescovile, mentre lo skyline è ancora oggi quello della città medievale delle cento torri. Divenne Repubblica giacobina all’avvento di Napoleone e nell’Ottocento fu sede di mercati e commerci nella riplasmazione ottocentesca dell’architetto Giorgio Busca.
Libera repubblica per ventitré giorni, Alba ricorda nella seconda guerra mondiale le pagine più dolorose della Resistenza, nei racconti di Beppe Fenoglio, e porta con orgoglio sul Gonfalone la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Nel 1994 la città ed il suo territorio subirono una tragica alluvione. I volontari furono tantissimi ed in prima linea per salvare persone, cose e ripristinare in tempi record le fabbriche severamente danneggiate.
Alba è oggi una città viva e vitale, circondata da armoniose colline e abbellita da giardini e viali alberati. Sei città hanno stretto con Alba un gemellaggio. E’ sede universitaria della facoltà di Viticoltura ed Enologia e ospita i corsi del St. Mary´s College del Maryland.
Un importante flusso turistico internazionale si riversa nei mesi autunnali ed in primavera, quando ad Alba si tengono la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, dedicata al suo prodotto più prezioso, e la Fiera Nazionale Vinum, vetrina e banco di degustazione dei grandi vini del territorio e della celebre gastronomia. Una densa programmazione di iniziative culturali, sportive e sociali coprono l’intero anno, coinvolgendo una realtà attiva di associazioni di volontariato.
La specializzazione di altissimo livello, pone il settore agricolo in competizione con le più prestigiose regioni vinicole del mondo, mentre il tessuto imprenditoriale, sano e diversificato, garantisce alla città stabilità economica e sociale.
In città e nell’hinterland hanno sede importanti realtà industriali di risonanza internazionale: prima fra tutte la Ferrero S.p.A., leader in Europa e nel mondo nel campo dolciario, il Gruppo Miroglio, nel campo della moda e del tessile, la Mondo nel campo delle pavimentazioni, dei giocattoli e dei motor-yacht e la Società San Paolo nel campo dell’editoria, aziende che fanno di Alba una città conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Curiosità
L’Angelo, il Leone, il Bue e l’Aquila sono i simboli degli Evangelisti che ricorrono in molte parti della città: sulla facciata della Cattedrale, nel soffitto ligneo della Sala del Consiglio del Palazzo comunale e sulla fontana di Piazza Savona. La prima lettera di ogni simbolo origina il nome Alba.
Quarant’anni fa, nella notte tra il 26 e il 27 luglio 1962, la città di Alba veniva collegata telefonicamente mediante il satellite Telstar con la città gemella di Medford nell’Oregon. Si apriva una nuova era per le telecomunicazioni e l’avvenimento venne sottolineato con titoli a tutta pagina su tutti i quotidiani italiani, in Europa e negli Stati Uniti.
A Capodanno gli abitanti scendono in piazza Risorgimento e festeggiano brindando con l’Asti Spumante e mangiando pane e Nutella.
Il mese migliore per visitare la città è durante la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, quando il profumo di Tartufo inebria le vie cittadine e le colline assumono colori di grandefascino.
Durante il Baccanale del Tartufo il centro storico cittadino è trasformato in villaggio medievale. Vengono serviti piatti tipici con l’animazione di antichi giochi e musiche d’atmosfera.
BAROLO
Storia
Non ci sono notizie precise sulla nascita di Barolo, benché la zona fosse abitata in epoca preistorica da tribù celto-liguri, il primo insediamento effettivo sul territorio è di origine barbarica e risalente all'Alto Medioevo.
Durante il dominio Longobardo dipendeva da Gastaldo di Diano, passo' poi sotto la Contea di Alba e successivamente sotto la Marca di Torino.
Il nucleo originario del castello fu eretto in quel periodo da Berengario I, come difesa dalle scorrerie Saracene. Nel 1200 il paese viene citato nel Rigestum Comunis Albe con il nome di Villa Barogly.
Nel 1250 la famiglia Falletti, acquisì tutti i possedimenti di Barolo dal Comune di Alba. I Falletti erano una potente famiglia di banchieri, esponenti della nuova borghesia, i quali segnarono il destino di Barolo e delle zone circostanti. Intorno al 1300 arrivarono a controllare fino a una cinquantina di feudi piemontesi.
Nel 1486 Barolo entrò a far parte dello Stato Monferrino, passando poi nel 1631 ai Savoia con il trattato di Cherasco.
Barolo divenne poi Marchesato nel 1730, il primo Marchese fu Gerolamo IV. Dopo Gerolamo IV ci furono soltanto altri due Marchesi: Ottavio Alessandro Falletti e Carlo Tancredi, alla morte di quest'ultimo governò sua moglie la Marchesa Juliette Colbert, la quale si distinse per la sua brillantezza e per le sue azioni a favore dei più deboli. Alla sua morte nel 1864 tra le sue volontà vi fu la costituzione dell'Opera Pia Barolo alla quale lasciò l'intero patrimonio di famiglia.
Monumenti e luoghi d'interesse
Castello dei Marchesi Falletti L'affascinante e imponente struttura racconta mille anni di storia, carica di suggestioni e curiosità. All'interno delle stupende sale, sono visitabili la Biblioteca Storica ordinata da Silvio Pellico e il Museo delle Contadinerie. Di frequente vengono allestite importanti mostre d'arte. Nelle antiche cantine ha sede la prestigiosa Enoteca Regionale del Barolo. Dal 2007 fa parte del circuito degli 8 castelli Castelli Doc. La rete dei castelli include i manieri di Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga d'Alba, Govone, Magliano Alfieri, Roddi, Mango e Benevello. È inoltre inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.
La storia del Castello
La storia del castello si ritiene avere inizio, vista l'assenza di documenti storici sulla sua nascita, nel X secolo, quando Berengario I consentì al feudatario locale l'erezione di una difesa efficace contro le frequenti scorrerie degli Ungari e dei Saraceni. Di quella struttura originaria rimane ben poco: il mastio, ancora oggi visibile, fa parte di essa.
La prima testimonianza scritta risale al '200 in un atto di cessione di proprietà da parte dei Signori di Marcenasco in favore del comune di Alba, che, pochi anni dopo, lo cedette ai Falletti che lo ristrutturarono significativamente e ne fecero dimora stabile di un ramo del casato.
Nel 1544, invece, fu fatto saccheggiare dal governatore francese della vicina Cherasco, nel corso delle lunghe guerre dell'epoca. Toccò successivamente a Giacomo e Manfredo riparare i consistenti danni, apportando ulteriori modifiche migliorative. Il nuovo, frutto dei restauri cinquecenteschi, rimase sostanzialmente immutato fino al 1864, anno della morte di Juliette Colbert, ultima marchesa Falletti. Nel frattempo il castello era già diventato residenza di campagna a causa del trasferimento della dimora principale dei Falletti, avvenuto nel 1814, al Palazzo Barolo di Torino..
La presenza di Silvio Pellico al Castello
Tra i suoi illustri ospiti durante l'ultima epoca dei Falletti spicca senza dubbio Silvio Pellico, presentato alla marchesa da Cesare Balbo dopo la decennale prigionia dello Spielberg, divenuto poi negli anni intimo amico, fidato consigliere nonché amministratore della biblioteca Falletti. Il Pellico e la Marchesa erano soliti trascorrere insieme lunghe giornate tra castello Falletti e il castello della Volta, dediti alla lettura e alla conversazione.
Il Collegio Barolo e l'Enoteca
Alla morte della Colbert, il castello Falletti passò all'Opera Pia Barolo che, con pesanti lavori di ristrutturazione che ne alterarono profondamente la struttura, lo trasformò nel Collegio Barolo. Ruolo del Collegio, attivo fino al 1958, era di dare una possibilità di studiare a ragazzi economicamente in difficoltà. Nel 1970 fu acquistato dal Comune di Barolo, grazie soprattutto a una pubblica sottoscrizione cui furono in molti a contribuire generosamente. Le sue cantine, pure pregevolmente restaurate, ospitano l'Enoteca Regionale del Barolo, mentre il secondo piano è dedicato al Museo Etnografico-Enologico e, quando presenti, esposizioni artistiche e fotografiche.
Le sale dell'Enoteca
La visita al Castello Falletti si concentra al primo piano, il cosiddetto piano nobile: la prima sala che si incontra risalendo lo scalone è il Salone delle quattro stagioni, ampio e luminoso ambiente con arredi fine stile impero che deve il proprio nome a quattro pitture che sormontano altrettante porte e dedicate ciascuna a una stagione dell'anno. Da questo locale si accede alla Sala degli stemmi, il cui soffitto è decorato con gli emblemi sia dei Falletti che delle famiglie con cui questi si sono imparentati. Oltre al monumentale camino e alla sua cinquecentesca decorazione in stucco, questa sala ospita da diversi anni le sedute del consiglio comunale. La Stanza della Marchesa è pure interessante per la presenza di uno dei pochi letti in stile impero visibili in Italia. La presenza di Silvio Pellico è testimoniata dalla sua stanza, i cui muri sembrano tappezzati in stoffa, ma sono in realtà abilmente pitturati per simularne l'effetto, e dalla Biblioteca, che il Pellico custodiva scrupolosamente e che contiene circa tremila testi di epoca compresa tra il XV e il XIX secolo.
GRINZANE CAVOUR
Il paese, adagiato ai piedi del castello, è un insieme di case ottocentesche con la piccola chiesa parrocchiale dedicata a Maria Vergine del Carmine . Dalla spianata del castello si gode un panorama che spazia sulle colline del Barolo.
Il suo nome è legato allo statista piemontese Camillo Benso conte di Cavour che in questo castello soggiornò per 17 anni, anche se soltanto saltuariamente, e fu sindaco del paese fino al 1848. Proprietario di molti fondi agricoli (possedeva numerose cascine attorno al castello), il conte Camillo sperimentò nuove tecnologie in cantina per cui, insieme alla marchesa Vitturnia Colbert Falletti che all’epoca dimorava nel castello di Barolo, dirimpetto a Grinzane, può essere considerato uno dei padri del vino Barolo.
Incaravanclub: nient'altro che passione
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