Aosta
Continueremo a chiedere a tutti i partecipanti di coniugare le uscite in compagnia con il rigido rispetto delle procedure consigliate:
1) divieto di assembramento;
2) mantenimento della distanza interpersonale;
3) uso della mascherina certificata nei luoghi chiusi, o nei luoghi aperti quando viene a mancare la distanza interpersonale.
AOSTA
Periodo: dal 28 al 30 gennaio 2022
Struttura: Lazy Bee camping village
Indirizzo: Località Teppe, Quart (AO)
Tel. 0165 765862
Sito: https://www.lazybee.it/
E-mail: lazybeecamping@gmail.com
Coordinate GPS: N 45°44'26.0" E 7°23'36.3"
Tariffe:
- single: 21,00 euro;
- coppia: 27,00 euro;
- coppia + 1 bambino: 32,00 euro;
- coppia + 2 bambini: 35,00 euro.
I prezzi si intendono a notte e sono comprensivi di elettricità.
Tassa di soggiorno: € 0,20 a notte a persona (bambini 0/12 anni esenti) e eventuali gettoni per la doccia acquistabili alla reception (€ 0,50 cadauno x 4 minuti di acqua calda).
Check in: l’ingresso è consentito fino alle ore 20,00.
Check out: sarà assolutamente possibile effettuare il check out oltre l’orario di uscita senza incorrere in alcun supplemento: per motivi organizzativi vi sarà solo richiesto il saldo entro le h. 12.00 in quanto la domenica pomeriggio la reception è chiusa, dopodiché potrete rimanere nella struttura per tutto il tempo che desiderate.
Sala comune: sarà riservata a titolo gratuito per tutti i giorni del nostro soggiorno.
Disponibilità piazzole: 20
Per sabato sera alle 21,00 si è pensato di organizzare una cena presso il ristorante del campeggio, dove viene proposta, tra le altre specialità, un'ottima "pinsa romana".
Vi ivitiamo pertanto ad inserire nell'adesione alla voce MENU' 1, il numero di partecipanti. Ad oggi abbiamo bloccato 40 posti.
IL CAMPEGGIO - Tra cielo e terra
Situato ad Aosta, il Lazy Bee Camping Village offre un’incantevole area verde che si estende su una superficie di circa 21.000 mq, ombreggiata dalle chiome frondose di numerosi alberelli e adagiata ai morbidi piedi della montagna. Le piazzole per la sosta sono numerate, facilmente accessibili e scandite da piccoli arbusti; in alto lo spazio terrazzato per le tende. Un comodo ritaglio di praticità è lo scarico delle acque nere e il ricarico di quelle chiare, a breve distanza dall’uscita. Sul lato est, visibile e in dialogo col contesto naturale, è la struttura relativa ai servizi: toilette e bagni con docce a gettoni, locali destinati alla lavanderia e alla pulizia delle stoviglie. Presso il campeggio potrete, inoltre, usufruire di un'area giochi per bambini.
Un provvisto minimarket appagherà ogni esigenza, mentre il personale sarà lieto di rispondere a qualsiasi dubbio, fornire informazioni e creare soluzioni e percorsi personalizzati per permettere di vivere e apprezzare appieno la regione italiana più vicina al cielo.
Il Lazy Bee Camping Village dista 6 km dalle funivie di Pila e di Aosta-Les Fleurs, e 64 km dall'aeroporto di Torino, il più vicino.
AOSTA: capitale alpina e crocevia d’Europa
La conca di Aosta si trova nel cuore della regione e abbraccia un territorio ricco di vestigia storiche, tra le quali famosi castelli e importanti testimonianze dell'epoca romana. Dal fondovalle, si raggiungono in breve tempo Pila, importante stazione sciistica, e altre località in quota, da cui si gode di splendidi panorami sulle vette circostanti.
Aosta (580 m), capoluogo regionale della Valle d’Aosta, si estende a ventaglio al centro della regione, in un’ampia pianura circondata da alte montagne, tra cui il Grand Combin e il Mont Vélan a nord, il Mont Emilius e la Becca di Nona a sud e la Testa del Rutor a ovest.
Aosta sorge alla confluenza delle strade che conducono in Francia e in Svizzera attraverso i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo e, solo in estate, anche attraverso gli storici passi alpini del Piccolo San Bernardo e del Gran San Bernardo.
Per la posizione geografica di Aosta e il comodo accesso alla rete autostradale e ferroviaria, qualunque hotel ad Aosta è un buon punto di partenza per visitare la Valle d’Aosta e per escursioni nelle regioni vicine, in Italia, Francia e Svizzera.
Storia e arte nel cuore delle Alpi
Aosta fu fondata dai Romani nel 25 a.C., nel punto in cui la Dora Baltea — il fiume che attraversa tutta la Valle d’Aosta — incontra il torrente Buthier, e la valle raggiunge la sua ampiezza massima.
Testimonianze di epoca romana sono l’inconfondibile Arco d’Augusto, la Porta Praetoria (una delle poche del mondo romano ancora perfettamente conservate), il Teatro romano, il Criptoportico forense, il perimetro quasi completo della cinta muraria, una villa extra muros.
La Cattedrale e la chiesa Collegiata di Sant’Orso sono capolavori medievali che racchiudono opere d’arte importanti come gli affreschi ottoniani nel sottotetto, i mosaici pavimentali, il coro ligneo, il museo del tesoro (nella Cattedrale); e affreschi, coro ligneo e il chiostro (nella Collegiata di Sant’Orso).
Fuori dal centro abitato di Aosta è ancora ben visibile un ponte-acquedotto medievale lungo 70 metri, che convoglia le acque del torrente Buthier per irrigare le distese prative di Saint-Christophe e di Quart.
Da segnalare anche l’area megalitica di Saint-Martin de Corléans, sito archeologico tra i più interessanti in Europa.
Infine, tanti altri elementi architettonici e artistici meno noti — strade antiche, fontanili e lavatoi, cappelle votive, meridiane, abitazioni storiche e cortili — contribuiscono a rendere piacevole e interessante la visita di Aosta.
La Fiera di Sant'Orso 2022
Aggiornamento del 12 gennaio 2022
La Fiera di Sant'Orso 2022 non si svolgerà il 30 e 31 Gennaio 2022 a causa della situazione sanitaria, infatti, la Regione ha deciso di annullare l'organizzazione in presenza nelle due date tradizionali.
La decisione ufficiale se proporre la fiera in primavera, quando la situazione contagi dovrebbe essere più tranquilla, arriverà probabilmente la prossima settimana, dopo che gli artigiani iscritti all'evento avranno comunicato la loro opinione sulla riprogrammazione dell'evento.
«Alla luce dei più recenti sviluppi della pandemia di Covid-19 in corso, con l'aumento dei contagi, da un confronto con i vari soggetti coinvolti nell'organizzazione della manifestazione, in particolare le autorità sanitarie e la protezione civile, è emerso che, a oggi, non ci sono le condizioni sanitarie e di sicurezza per svolgere la 1022a Fiera di Sant'Orso in presenza degli artigiani e dei visitatori», si legge in una comunicazione inviata agli artigiani dagli uffici della Regione che organizzano l'evento.
Ogni anno, il 30 e 31 gennaio, artisti e artigiani valdostani espongono con orgoglio i frutti del proprio lavoro alla fiera di Sant’Orso, lungo le vie del centro di Aosta.
Nel Medio Evo la fiera si svolgeva nel Borgo di Aosta, in quell’area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant’Orso. Racconti leggendari narrano che tutto ha avuto inizio proprio di fronte la chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e “sabot”, tipiche calzature in legno ancora oggi presentate alla fiera.
Ora è tutto il centro cittadino a essere coinvolto nella manifestazione, all’interno e a fianco della cinta muraria romana.
In fiera sono presenti tutte le attività tradizionali: scultura e intaglio su legno , lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio tessitura del drap (stoffa in lana lavorata su antichi telai di legno), merletti, vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti…
La fiera di Sant’Orso è una celebrazione della creatività e dell’industriosità delle genti di montagna, e un grande evento popolare in cui si manifestano le caratteristiche proprie dell’identità valdostana.
La visita alla fiera di Sant’Orso è perciò un’esperienza straordinaria e indimenticabile, da vivere con intensa partecipazione emotiva. Infatti, non è tanto l’aspetto commerciale che spinge gli espositori a partecipare alla fiera, quanto il desiderio di uscire dal proprio laboratorio per cercare il contatto con un pubblico che sa apprezzare il lavoro di qualità e la creatività, frutto di tradizioni che hanno radici secolari. Allo stesso modo, chi visita la fiera non lo fa solo alla ricerca di un buon acquisto, magari utile nella pratica quotidiana, o di un oggetto di qualità per abbellire la casa, ma anche per “respirare” un’atmosfera unica.
Durante la fiera si può anche visitare l’ “Atelier”, esposizione delle opere artistiche degli artigiani di professione.
La fiera di Sant’Orso è anche musica e folklore, e l’occasione per degustare vini e prodotti tipici della Valle d’Aosta.
Il padiglione enogastronomico ospita infatti le produzioni agroalimentari tipiche della Regione.
Street Food valdostano: nell’area del Teatro Romano si potranno degustare, nei due giorni di fiera, piatti da asporto, preparati con prodotti valdostani di eccellenza, proposti da alcune aziende locali.
Nei punti informazione della Fiera sono disponibili i menu dei ristoranti che propongono, su iniziativa della Confcommercio, piatti legati al territorio.
La festa popolare culmina nella “Veillà”, la veglia nella notte fra il 30 e 31 gennaio, che vede le vie del centro cittadino illuminate e piene di gente fino all’alba.
Contatti
Ufficio artigianato di tradizione
Piazza della Repubblica 15
11100 AOSTA (AO)
Telefono: +39 0165 274742
Internet: https://www.lasaintours.it/
Criptoportico forense
Si è molto discusso sulla specifica destinazione di questo monumento che è datato all’epoca augustea; suo scopo principale era di costituire una struttura di contenimento e di regolarizzazione del terreno che in quella zona della città doveva essere in leggera pendenza da nord a sud e creava un dislivello tra l’area sacra e l’adiacente platea forense. Oltre a questa sicura funzione strutturale, è stata nel tempo avanzata l’ipotesi che la parte seminterrata potesse servire da magazzino e da granaio militare (horreum), ma in seguito agli ultimi studi ci si sente di escludere radicalmente tale destinazione d’uso, sia per l’aspetto strutturale del monumento, sia per la sua particolare ubicazione, sia in seguito al confronto con altri esemplari analoghi. Il colonnato marmoreo (porticus triplex) che lo sovrastava (ormai distrutto e del quale non rimangono evidenze archeologiche in situ) fungeva invece da scenografica cornice ai due originari templi gemelli della terrazza sacra. Ci troviamo qui nel settore nord del complesso forense di età romana, proprio di fronte all’ingresso della Cattedrale, in corrispondenza di un’area sacra sopraelevata, a sua volta divisa da quella a destinazione civile e commerciale (piazza Severino Caveri), grazie al passaggio di un decumano minore, all’incirca corrispondente all’attuale via Mons. De Sales.
Dal punto di vista tecnico-planimetrico il criptoportico di Aosta si articola in tre bracci disposti a ferro di cavallo e internamente divisi in due navate voltate a botte con una sequenza centrale di archi ribassati. I due bracci laterali misurano m 71,80; quello centrale, più esteso, raggiunge una lunghezza interna di m 87,10.
In origine due accessi monumentali dovevano aprirsi alle estremità delle ali laterali aprendosi ai lati della scalinata centrale.
Le gallerie sono illuminate da una serie di finestrelle strombate che assicurano anche un idoneo ricambio d’aria; nel corso dell’anno la temperatura all’interno del criptoportico si mantiene costante.
Confrontato con tutti quei casi, vecchi e nuovi, italici e provinciali, che la letteratura archeologica ha definito e continua a definire come esempi di criptoportico pubblico, in particolar modo forense, anche l’esemplare aostano potrebbe essere interpretabile come una struttura di prestigio legata tanto al culto imperiale, quanto all’autocelebrazione dei notabili locali così come delle corporazioni religiose o professionali cittadine.
E’ pertanto legittimo supporre che i criptoportici possano essere letti come ambienti dotati di una funzione politico-liturgica particolare: una sorta di luogo “cerniera” tra il sacro (l’area sacra e i relativi edifici templari) ed il profano (cioè la vera e propria “pubblica piazza”).
Come sembrano poi documentare alcune carte medievali, le strutture del Criptoportico continuarono ad essere utilizzate anche nei secoli successivi, quando vennero trasformate in cantine e denominate, per consuetudine popolare, “Marché des Romains”.
Contatti
Criptoportico forense
Piazza Giovanni XXIII
11100 AOSTA (AO)
Telefono: (+39) 335 7981505
Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans - museo e parco archeologico
Il sito archeologico
L’area, riportata alla luce nel 1969, si estende per circa un ettaro e rivela uno dei più interessanti siti archeologici in Europa: suggestivamente scandite, significative testimonianze di quasi cinque millenni di storia, dai momenti finali del Neolitico ai giorni nostri.
Il termine area megalitica è stato utilizzato per definire sinteticamente il ritrovamento di Aosta, che non presenta finora riscontri, all’infuori di quello, seppur parziale, con il sito di Sion, Petit-Chasseur, in Svizzera.
Per “area megalitica” si intende una porzione di terreno, più o meno estesa ma ben delimitabile, nella quale sono presenti testimonianze monumentali megalitiche multiple e di tipo diverso.
Non si tratta, infatti, di un semplice allineamento di menhir o di stele antropomorfe, oppure di una necropoli o di singole tombe dolmeniche: i ritrovamenti mostrano invece l’esistenza di un’area sacra destinata sin dall’inizio a essere sede di ricorrenti manifestazioni legate al culto e alla sepoltura.
Sono state individuate cinque fasi strutturali che, a partire dal Neolitico recente (fine del V millennio a.C.) e attraverso tutta l’Età del Rame (IV-III millennio a.C.), giunge all’Età del Bronzo (II millennio a.C.).
Configurata dapprima come un santuario all’aperto destinato al culto dei viventi, l’area assume solo negli ultimi secoli del III millennio funzioni funerarie, divenendo una necropoli privilegiata, con tombe monumentali di varia tipologia megalitica.
In ordine cronologico sarà possibile apprezzare: le tracce di un’aratura propiziatoria corredata dalla semina rituale di denti umani (fine V millennnio a.C.) seguita dalla creazione di pozzi allineati sul cui fondo trovano posto offerte quali macine unite a resti frutti e cereali.
In un momento successivo (inizi del III millennio a.C.) si ha l’allineamento di almeno 24 pali totemici in legno orientati da Nord Est a Sud Ovest progressivamente affiancati e poi sostituiti da più di 46 imponenti stele antropomorfe, prima vera manifestazione del megalitismo in quest’area, magistrali capolavori della statuaria preistorica.
La destinazione d’uso dell’area si fa nettamente funeraria con la costruzione delle prime tombe megalitiche, probabilmente occupate da membri di eminenti famiglie della comunità, costruite totalmente fuori terra. Protagonista esemplare è la cosiddetta “Tomba 2”, eretta su un’insolita piattaforma triangolare di pietrame, utilizzata per quasi un millennio come sepoltura collettiva ospitante i resti di ben 39 individui.
Il museo
Il percorso espositivo dell’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans inizia con una discesa temporale dall’odierno alla preistoria: lungo un tragitto costellato da immagini riferite alla storia umana, le passerelle dall’ingresso del museo conducono il visitatore al livello del sito archeologico vero e proprio (a circa 6 metri sotto il livello stradale).
Qui si apre allo sguardo un ambiente grandioso: l’effetto cercato è quello di una comprensione visiva emozionale dell’insieme, colto come complesso monumentale, modulato dall’illuminazione che muta gradatamente con riferimento alle diverse ore del giorno.
Attraversando la dimensione del tempo, i toni delle luci colorano l’atmosfera che avvolge i reperti archeologici, il dolmen, le stele abbattute, le piattaforme, le tracce delle arature.
La visita è un continuo affaccio sul sito archeologico, in una sorta di costante dialogo “interno-museo / esterno-sito”. Spiegazioni, approfondimenti e interpretazioni sono disponibili su apparati didattici e multimediali.
L’itinerario si articola in sei sezioni, che seguono e ricostruiscono la periodizzazione del sito: la curva accogliente della cronologia termina indicando il passaggio alle arature, quindi ai pozzi, attraversando poi il lungo ambiente dedicato agli allineamenti di pali, per giungere alle stele antropomorfe e alla conclusiva fase delle tombe.
Approfondimenti
Contatti
Area megalitica di Saint-Martin de Corléans
Corso Saint-Martin de Corléans 11100 AOSTA (AO)
Telefono: (+39) 0165552420 - Fax: (+39) 0165552556
E-mail: beniculturali@regione.vda.it
Terme di prè-Saint Didier
Relax in una cornice unica
Persino sotto un’abbondante nevicata, a Pré-Saint-Didier ci si può rilassare anche all'aperto, in una cornice naturale di grande bellezza. Il giardino delle terme, infatti, offre tre piscine termali esterne e saune ricavate in baite di legno, con vetrate panoramiche sulla catena del Monte Bianco.
L'acqua
Le sorgenti naturali di Pré-Saint-Didier sgorgano in una grotta alla base della Cascata dell’Orrido, nei pressi dello stabilimento termale.
Il percorso benessere
All’interno, il percorso benessere comprende vasche idromassaggio, vasche relax con musica subacquea, cascate tonificanti e servizi termali innovativi, saune a tema in chalet di legno, bagni di vapore aromatizzati, area fanghi, sale di cromoterapia e di aromaterapia, sale relax panoramiche.
Esperti terapisti praticano massaggi rilassanti e tonificanti su tutto il corpo.
Durante la giornata, il Maestro del benessere propone agli ospiti tecniche di rilassamento, esercizi e trattamenti per il corpo nelle saune, maschere di bellezza e peeling aromatizzati nel bagno vapore.
ille anni di storia
Le fonti della zona erano conosciute già in epoca romana, ma l'uso sistematico delle acque cominciò a metà del ’600, quando i primi forestieri venivano qui per «passare le acque».
Lo stabilimento termale risale al 1834 e l’edificio che ospitava il Casinò al 1888. Per oltre 150 anni le terme furono uno dei principali centri di attrazione della Valle d’Aosta, ospitarono personaggi illustri e divennero il luogo di villeggiatura preferito dalla famiglia reale italiana.
Completamente restaurato dopo oltre 30 anni di chiusura, lo stabilimento termale di Pré-Saint-Didier è tornato al suo antico splendore, conservando l’architettura dell’epoca.
Link utili
http://www.lovevda.it/it
https://www.lovevda.it/it/banca-dati/2/artigianato-fiere-mercatini/aosta/fiera-di-sant-orso/24090
https://www.fieradisantorso.it/
https://www.lasaintours.it/
Contatti - Comune di Aosta - Ufficio turismo - Piazza Chanoux, 1
11100 AOSTA (AO) - Telefono: +39 0165 300 366
Fax: +39 0165 238 185
E-mail: turismo@comune.aosta.it
Incaravanclub: nient'altro che passione
Tutti i soci si impegnano a rispettare il "Regolamento e organizzazione delle attività associative" consultabile sul sito web nel menù USCITE->REGOLAMENTO
https://www.incaravanclub.it/regolamento-uscite