Asti - Sold out
OctoberIncaravan Fest 2023
Periodo: dal 29 settembre al 01 ottobre 2023
Struttura: Camping Umberto Cagni
Str. Valmanera, 152
Località: Asti AT
Sito web: https://www.campingcagniasti.it/
E-m@il: campingcagniasti@gmail.com
Telefono: 0141 271238
Coordinate GPS: N 44°55'16.2" E 8°12'22.8"
Tariffe:
Avremo uno sconto del 15% sul seguente listino prezzi:
Adulti € 6,00
Ragazzi (3/12 anni) € 5,00
Auto € 4.00
Roulottes € 8,00
Tenda € 7,00
Allaccio energia elettrica € 4,00
Docce calde: gratuite
Animali domestici: € 2 al giorno
Tassa di soggiorno: come da regolamento comunale.
Check in: entro le ore 21.
Check out: entro le 17 di domenica 1 ottobre, dopodichè la struttura chiuderà la stagione.
Disponibilità Piazzole: 30
Caparra:
Per confermare l’iscrizione all’October IncaravanFest, sarà necessario versare una caparra entro il 12 settembre 2023, eseguendo un bonifico bancario dell’importo di € 20,00, sul conto corrente:
- intestato a: Incaravan Club Italia
- IBAN: IT 06 W 08425 71940 000040435869
- Causale: OctoberICCfest - “nickname”
La caparra potrà essere restituita, per eventuali cancellazioni, fino al 17 settembre 2023, previa detrazione del costo dell’operazione bancaria sostenuta dall’Associazione per effettuare il bonifico di reintegro.
Coordinatore uscita: Massimo (nessie)
IL CAMPEGGIO
Nel verde della campagna Astigiana, a 2 km dal centro città, si trova il Camping U. Cagni, in cui trascorrere, immersi nel verde, lunghe ore di quiete e serenità. Servizi igienici moderni, docce calde, bar ristorante, pizzeria a legna, parco giochi per bambini, volley-ball, campo di bocce, ping-pong, videogiochi.
A breve distanza dal Campeggio rinomate aziende vinicole, piscine pubbliche, discoteche, centri commerciali, campi da tennis. Inoltre, in città, pinacoteca, museo civico e archeologico, museo Alfieriano. In provincia, monumenti romanici e castelli medievali.
Programma
Venerdì 29 settembre 2023
Arrivo dei partecipanti e sistemazione in piazzola.
Sabato 30 settembre 2023
Arrivo degli ultimi equipaggi.
Chi vorrà potrà visitare la città di Asti, troverete di seguito alcuni luoghi da non perdere.
Alle 18,30 si inizierà a spillare birra di alta qualità e a servire prelibatezze, accompagnati fino a tarda notte da musica per condire al meglio la festa.
Al contrario degli altri anni, quest'anno non raccoglieremo alcuna somma dai Soci presenti all'evento.
La birra sarà servita direttamente dal bar del campeggio che si attrezzerà nel migliore dei modi per l'evento.
Abbiamo concordato le sotto elencate combinazioni e prezzi:
- panino con salamella, 1 verdura e salsa € 5,00
- verdure e formaggio in aggiunta (prezzo da decidere ancora in base a cosa offriranno come scelta)
- patatine piccole € 3 - grandi € 5
- birra da 0,4 lt € 4,00
- n. 3 birre da 0,4 € 10,00
- vino sfuso 1/4 € 2,50 - 1/2 € 5,00 - 1 lt € 10,00
- bibite in lattina € 2,50
- acqua da litro € 1,50
- acqua da 0,5 € € 1,00
- caffè €1,00
- grappe e amari € 3,00
- pizza (quanto prima inseriremo i costi)
Le consumazioni saranno ritirate alla cassa in base alle varie combinazioni di prezzo decise o alle singole birre che si vogliono acquistare.
Ovviamente la consumazione dovrà essere effettuata al tavolo, quindi ci si può recare al banco della spillatrice in autonomia per poi recarsi ai tavoli e consumare.
Domenica 01 ottobre 2023
Nel pomeriggio, saluti e partenze.
Asti
Asti è gastronomia, vino, eventi, ma anche arte e cultura.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Si tratta della più grande cattedrale del Piemonte.
Riedificata fra il 1309 e il 1354 sulla base dell’antecedente cattedrale romanica, subì varie ristrutturazioni nel corso dei secoli.
Il bellissimo mosaico pavimentale dell’XI secolo nell’area del presbiterio appartiene alla precedente cattedrale romanica.
Il campanile romanico risale al 1266.
Il complesso della Cattedrale
La splendida piazza circondata da antichi palazzi nobiliari forma, insieme alla chiesa di San Giovanni e ai chiostri dei canonici, il “complesso episcopale della Cattedrale”.
Attraverso la storia
La sua storia affonda le radici nel V secolo, ma nel corso di settecento anni ha subito numerose ricostruzioni.L’esterno ha mantenuto le caratteristiche gotiche originali, mentre l’interno è stato completamente intonacato e affrescato alla fine del Seicento.
Pianta e stile architettonico
La cattedrale è su pianta a croce latina a tre navate. I tre rosoni sulla facciata e lo slancio verticale evidenziano lo stile gotico.
Affreschi e dipinti
Nella cattedrale si possono ammirare affreschi e dipinti di pittori astigiani come Gandolfino da Roreto e Guglielmo Caccia. Gli affreschi di Maria Vergine che si trovano nell’area presbiteriale furono realizzati da Carlo Innocenzo Carloni nel 1768-1769. L’altare maggiore è stato progettato dall’architetto Benedetto Alfieri nel 1733.
Chiesa di San Martino
Un tempo era la terza chiesa più importante di Asti, dopo la Cattedrale di Santa Maria Assunta e la collegiata di San Secondo
Si tratta di uno dei maggiori esempi di barocco dell’astigiano
Nel centro storico di Asti
Affacciata sull’omonima piazza nel rione San Martino – San Rocco (uno dei rioni partecipanti al palio di Asti, e tra gli spazi architettonici più belli della città) la chiesa di San Martino venne eretta in età medievale e ricostruita nel 1707, per poi essere affidata ai padri Barnabiti fino al 1987. Annesso alla chiesa sorge il convento, recentemente restaurato.
Architettura barocca
La chiesa presenta un’unica navata con volte a botta che si allarga al centro a croce greca, ed è affiancata da cappelle laterali. Un’ampia zona è dedicata al presbiterio, dove veniva accolta la congregazione. La cupola ha un tiburio ottagonale e la torre campanaria è originale del XIV secolo. La nicchia centrale sopra il portale di ingresso della facciata ospita infine la statua di San Martino.
Il patrimonio artistico
All’interno della chiesa si possono ammirare affreschi di pregio del pittore canellese Giancarlo Aliberti: degni di nota sono “La Gloria di Alessandro Sauli” (raffigurato sulla cupola), “Fuga in Egitto” e “L’Epifania”.
Fra i quadri spiccano i due dipinti ad olio di Michelangelo Pittatore, uno raffigurante Santa Lucia e Santa Apollonia e l’altro San Giuseppe.
Collegiata di San Secondo
Si tratta di una delle chiese più antiche di Asti
È dedicata al santo patrono della città
Nella cripta sono conservate le reliquie di San Secondo
Le origini
Un primo luogo di culto dedicato al santo patrono di Asti venne costruito appena fuori le mura della città, per diventare poi chiesa cimiteriale. In questo luogo, secondo la leggenda, nel 119 d.C. venne martirizzato san Secondo. Ben presto l’area divenne il secondo polo ecclesiastico della città di Asti, dopo la Cattedrale.
Struttura e opere
L’attuale Collegiata venne edificata tra il XIII e il XV secolo e presenta all’interno una struttura in tre navate con archi e volte a crociera, su impianto a croce latina.
Tra le opere più significative che si possono ammirare al suo interno ricordiamo: il Polittico dei Magi (1518 ca.) di Gandolfino da Roreto, l’anonima Pala della Natività (seconda metà del sec. XVI), la statua lignea di Santa Lucia (1648), il Crocifisso (1658) di Michele Enaten e il coro ligneo progettato da Paolo Pusterla (1702).
Restauri
Delle strutture paleocristiane e romaniche originarie restano solo il campanile del X secolo e la cripta, alla quale si accede da due scale ai lati del presbiterio. Durante la sua lunga storia la chiesa subì infatti numerose opere di ricostruzione.
La chiesa che oggi i visitatori possono ammirare è il risultato di restauri avvenuti fra il 1968 e il 1974. I lavori hanno permesso di recuperare nelle tre cappelle della navata destra alcune porzioni di affreschi databili tra il XIV e il XVII secolo, rimuovendo la decorazione ottocentesca che li copriva.
La nicchia sopra il rosone centrale è stata riaperta nel 1988 e al suo interno si trova una copia della statua medievale di san Secondo.
San Secondo e il Palio
Il famoso Palio di Asti, che ha luogo ogni anno nella prima domenica di settembre, si corre in onore di san Secondo. La prima cappella della navata destra ospita il Carroccio della città di Asti e i drappi del Palio, che vengono donati alla Collegiata durante la cerimonia medievale dell’Offerta del Palio, il primo martedì di maggio.
Palazzo Alfieri
Custode della storia del grande poeta astigiano
Edificio ricco di patrimonio storico e artistico
Sede della Fondazione Centro di Studi Alfieriani (già Centro Nazionale di Studi Alfieriani, dal 1937)
Sede della Fondazione Eugenio Guglielminetti (fondata nel1998)
Palazzo Alfieri
Il Palazzo di origine medioevale, proprietà della famiglia Alfieri già nel XVII secolo, venne ristrutturato dall’architetto Benedetto Alfieri, cugino di Vittorio, nel 1736.
La facciata, secondo il caratteristico impianto alfieriano, si caratterizza per una serie di finestre al piano nobile, interrotta nella parte centrale dal portone circondato da lesene bugnate. Di notevole bellezza e di forte impatto scenografico è il cortile interno trapezoidale, che accoglie il visitatore al suo ingresso. L’edificio si affaccia su corso Alfieri.
Il museo Alfieriano
Vittorio Alfieri, grande poeta e trageda italiano di nobili natali, nacque ad Asti nel 1749 e visse nel palazzo fino all’età di cinque anni.
Nel 1758 lasciò la città per trasferirsi all’Accademia Reale di Torino, città in cui completò i suoi studi e da cui poi intraprese numerosi viaggi per l’Europa. Dedicatosi in seguito alla letteratura e al teatro, divenne uno degli intellettuali più noti del panorama culturale dell’epoca.
Il museo Alfieriano
Il museo recentemente ristrutturato comprende le sale del piano nobile dove si trovavano l’appartamento del poeta e la camera natale, che conservano gli arredi originali. La visita prosegue nelle altre sale in cui si ripercorrono le principali tappe della vita, della produzione letteraria e della fortuna teatrale del poeta.
Palazzo Ottolenghi e Museo del Risorgimento
Il più prestigioso palazzo barocco astigiano
Ospita nelle sue sale il Museo del Risorgimento
Palazzo Ottolenghi
Localizzato lungo la via Maestra (l’attuale corso Alfieri) e in pieno centro storico, Palazzo Ottolenghi prende il nome dall’ultima famiglia nobile che lo abitò.
Nato dall’unione di due fabbricati di epoca medioevale, il Palazzo fu abitato fino a metà Settecento dalla famiglia Ramelli di Celle, cambiando proprietà nel 1754. Con il loro subentro i Gabuti di Bestagno imposero una trasformazione importante dell’edificio, assegnando i lavori a Benedetto Alfieri.
Il Palazzo venne acquistato nel 1851 dal conte Zaccaria Ottolenghi, esponente di un’influente famiglia ebraica e padre dell’illustre mecenate astigiano Leonetto. Gli Ottolenghi non concentrarono le loro ricchezze e i loro interessi artistici solo sul palazzo familiare.Zaccaria si fece infatti promotore e finanziatore dell’edificazione del Teatro Alfieri, mentre Leonetto costruì il Nuovo Tempio israelitico e il Liceo Dante Alighieri, fece erigere un monumento per il cinquantenario dello Statuto Albertino ed uno per la memoria di Re Umberto I. Acquistò anche Palazzo Alfieri donandolo al Comune, destinandolo a centro culturale per la cittadinanza.
Il Museo del Risorgimento
È a Leonetto Ottolenghi che si devono l’idea e la realizzazione del nucleo originario della collezione, ovvero i ritratti dei protagonisti del Risorgimento e i quadri delle battaglie.
Le opere di questa collezione furono da lui commissionate per allestire le sale dedicate alla mostra risorgimentale dell’Esposizione Nazionale di Viticoltura, Enologia ed Arti Affini, voluta per celebrare il cinquantenario dello Statuto Albertino (1898).
Costituiscono il patrimonio del Museo: stendardi e bandiere delle Società di Mutuo Soccorso, armi, un cospicuo numero di medaglie e monete, e un’ampia raccolta di cimeli donati da astigiani che combatterono durante il Risorgimento o dai loro eredi.
Il rifugio antiaereo
Dalle sale Risorgimentali si può scendere direttamente nel rifugio antiaereo, costruito nel 1943 per gli Uffici della Regia Prefettura.
Con una struttura di cemento armato di circa due metri di spessore per le volte e un metro per tutte le pareti, il rifugio si compone di due locali adiacenti di circa 30 mq e ha una capienza complessiva di 20 persone. Nelle sale espositive dell’interrato, una serie di pannelli didattici e di vetrine raccontano la storia della città nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Accessibillità
L’allestimento del museo è stato progettato per garantire la massima accessibilità.
Per le persone con ridotte o impedite capacità motorie è stata prevista una postazione multimediale che illustra ciò che si trova ai piani interrati. Inoltre sono state allestite due postazioni visivo-tattili a disposizione dei non vedenti, per raccontare loro le sale del museo.
Link utili:
https://www.visitlmr.it/it/itinerari/itinerari-urbani/asti
https://visit.asti.it/da-non-perdere/10-luoghi-da-visitare-ad-asti/
Il programma potrà subire delle variazioni in base alle condizioni meteo e/o ad eventi indipendenti dalla nostra volontà.
Incaravanclub: nient'altro che passione
Tutti i soci si impegnano a rispettare il "Regolamento e organizzazione delle attività associative" consultabile sul sito web nel menù USCITE->REGOLAMENTO
https://www.incaravanclub.it/regolamento-uscite