Nordkapp 2004

Nickname
Astra
Durata (giorni)
26
Tipo di Roulotte
knaus Sport

Nordkapp 2004
 

E' il 30 luglio 2004. Finalmente dopo anni di attesa il giorno della partenza e'arrivato: andiamo a Capo Nord!

Partiamo da Milano in un caldo pomeriggio di luglio, l'ultimo venerdi del mese, gia' pensiamo: "Chissa'che casino..." Invece tutto fila alla perfezione, i finanzieri svizzeri non ci guardano neanche, ma tanto noi siamo a posto, le vignette le abbiamo (eheh ciao Ivan!).

L'eccitazione e' alle stelle e tramite le radioline spariamo cavolate con l'altro equipaggio composto da Baccano e Alessandro, suo amico. Sono le 21 e' ora di cena e ci fermiamo in un' area di sosta prima di Basilea. Ripresa la strada passiamo il confine con la Germania e intorno alla mezzanotte causa interferenza dalle radio sentiamo alcuni olandesi che commentano quello che diaciamo. Breve scambio di saluti e poco dopo, passata Freiburg ci fermiamo in autogrill per la notte.

Il mattino seguente ripartiamo alla volta di Puttgarden da dove prenderemo il traghetto per la Danimarca. Dopo l'attraversamento della Germania tramite la lunga e infinita autostrada tedesca, arriviamo in serata accompagnati da una leggera pioggia e dopo 1325 km entriamo nel camping a 500m dall'imbarco, ci piazziamo senza neanche sganciare, doccia (finalmente) e cena.

L'indomani mattina ci imbarchiamo verso le 9 con 21 gradi e cielo limpido: traghetto 2 pax, auto e caravan 63 euro. Gia'sul traghetto, molto bello e confortevole, abbiamo modo di ammirare le bellezze locali: e' il primo innamoramento di una lunga serie. Scesi, prendiamo l'autostrada per Copenaghen. Un paesaggio  pianeggiante tipo Olanda ci accompagna ,con prati parzialmente coltivati a perdita d'occhio. Lungo la strada ammiriamo i famosi mulini che servono per la produzione di energia. Il numero delle caravan cresce e anche l'adrenalina per un viaggio che prende forma.

Superato un tedesco con un catrame di camper che ci faceva da tappo continuiamo l'avvicinamento a Copenaghen scambiandoci battute e prime impressioni tramite le radio e scattando qualche foto. A Copenaghen ci fermiamo al camping Absalon per 2 notti. Un buon campeggio un po' lontano dal centro ma c'e' la metropolitana. Nota: sara' uno dei pochi campeggi dove non si paghera' per fare la doccia! Nel pomeriggio visitiamo la citta', bellissima e cosmopolita. Il giorno dopo compriamo la Copenaghen card che permette di avere sconti nei musei e di girare con i mezzi pubblici gratuitamente. In mattinata andiamo a visitare il castello di Frederiksborg con annesso museo. Come tutti i castelli quassu' e' bellissimo e grandissimo, il suo museo interno e' talmente vasto che ci vuole una giornata intera per visitarlo tutto. All' uscita mangiamo sul prato dietro al castello e facciamo un gita sul laghetto. La prospettiva che si gode del castello e'molto suggestiva! Riprendiamo poi la metropolitana per fare ritorno in citta', ripassiamo in centro e decidiamo di entrare al Tivoli, il famoso parco giochi: bello, non per 4 adulti aitanti! Il parco infatti e' quasi esclusivamente dedicato ai bambini. Dopo un'oretta usciamo e facciamo ritorno al camping: sono ormai le 23.

E' il 3 agosto, riagganciamo alla volta di Oslo. Anche oggi e'una bella giornata, ci sono 25 gradi. Ci dirigiamo verso il bellissimo ponte che unisce Danimarca e Svezia. Durante l'attraversamento facciamo delle riprese e giochiamo a sorpassarci. Inizia a piovigginare e la temperatura si abbassa. Al casello ci chiedono l'equivalente di 64 euro.

Ci fermiamo a mangiare in una piazzola di sosta lungo la E6 all'altezza di Goteborg e li' facciamo due incontri singolari. Il primo e'un ragazzo tedesco che con un Apecar anche lui diretto a nord. Non facciamo in tempo a scendere dalla caravan per conoscerlo che e' gia' sul retro a dormire! Il secondo incontro riguarda un torinese con una Dethleffs che torna per la seconda volta in Norvegia. L'anno prima era stato a Capo Nord, diceva di averci messo 5 giorni... Dopo questa e altre amenita', lo abbiamo salutato e abbiamo ripreso il viaggio.

Arriviamo a Oslo in serata sotto una pioggia battente, ci sistemiamo e mangiamo dopo una doccia salutare. Dopo cena c'e'ancora luce ma non dobbiamo farci ingannare: sono le 22.30. Per tutta la permanenza il tempo sara'nuvoloso ma con temperature piacevoli per stare all'aperto (se non piove).

E'il 4 agosto, oggi visitiamo la Capitale. Partiamo dal camping con una pioggia torrenziale che ci accompagnera' per  poco per fortuna, infatti una volta arrivati in centro smette. Nel cercare indicazioni su come arrivare al museo di Munch per ammirare il mitico "Urlo" ci imbattiamo in una ragazza lituana bellissima, biondissima e anche l'unica che ci da'retta! Le ragazze infatti qui sono abbastanza restìe nel dare confidenza agli estranei, per non dire agli italiani... Dopo la visita al museo andiamo a visitare il museo delle navi vichinghe che si raggiunge con un piccolo traghetto dal porto-fiordo di Oslo della durata di circa venti minuti. Al ritorno passiamo dal castello che c'e'sul porto per una visita solo esterna,dal momento che non si puo'accedere all'interno, torniamo alla fermata dell'autobus e rientriamo al camping.

Ripartiamo da Oslo alle 9.30. Durante tutto il viaggio il tempo si mantiene mite con punte di 23 gradi, non piove e ad un certo punto si apre il cielo e compare il sole. Il paesaggio cambia assomigliando di piu' ad uno montano e vediamo che sui rilievi piu'alti (800-1000 metri) c'e'neve: numerosi i corsi d'acqua e i laghi.

In serata arriviamo a Molde dopo 600 chilometri, un tunnel (75kr) e un casello e ci fermiamo nel locale camping situato sul fiordo dove godiamo di un panorama spettacolare e una pace invidiabile: costo per 3 notti 450kr. Da qui il giorno seguente partiamo per la visita della strada dei Trolls, la Trollstigveien, ripidissima e contornata da tante rumorose cascatelle. Proseguiamo poi verso Valldal da dove prendiamo il battello con trasporto auto che in 2 ore e 45 minuti ci portera', lungo il Geiranger Fjord all'omonima cittadina situata sulla punta opposta del fiordo. La navigazione scorre lenta lungo il bellissimo fiordo e lascia ammirare la maestosa vegetazione, i fiumiciattoli che vi si tuffano e le casette arrampicate sulle pareti.  

Ritorniamo via strada verso Eisdal da dove prenderemo il breve traghetto per andare sull'altra costa del fiordo e proseguiremo verso Vestnes, da dove sempre in traghetto arriveremo a Molde. Doccione, cena e ci incantiamo a guardare il tramonto in questa oasi di pace rotta solo dal leggero sciabordio dell'acqua.

Il giorno dopo decidiamo di visitare Bud, piccolo paese di pescatori sulla costa atlantica, con le classiche casette rosse col tetto spiovente e una miriade di gabbiani abbarbicati su una parete che fanno un chiasso infernale. Diamo un'occhiata in giro, su una collinetta ci sono dei reperti bellici messi in mostra nei pressi del museo sotterraneo dedicato ai caduti, tutto intorno desolazione, non un abitante in giro, solo turisti.  

Ci rimettiamo in macchina per andare a percorrere la Atlanterhavsvegen, strada composta da 12 ponti che saltano da un'isola all'altra in un panorama stupendo di acque cristalline che al calar del sole offrono uno spettacolo memorabile. Anche qui foto a non finire, lo merita. Nel fare ritorno al camping decidiamo di visitare il centro di Molde che pensavamo citta' abbastanza movimentata, invece sara' perche' e' domenica e i negozi sono chiusi, in giro non c'e'anima viva e l'unico che movimenta la breve visita e' Baccano con il suo gelato che finisce per terra appena comprato: 10 minuti di risate e poi di nuovo in campeggio a mangiare qualcosa cotta sul barbecue.  

Il mattino seguente ripartiamo in direzione nord e subito sbagliamo strada percorrendo la N70 invece che la E39. Poco male allunghiamo solo di un centinaio di km, che su queste strade significa perdere ore e ore, e intorno alle 13 siamo a Trondheim dove ci fermiamo a mangiare in un'area di servizio Shell segnalata da Paolo di Cuneo nel suo precedente viaggio a Capo Nord. In serata ci fermiamo dopo Mosjoen in un'area fantastica in riva ad un laghetto in campeggio libero insieme ad altri equipaggi anch'essi in caravan: prima di andare a letto facciamo una breve passeggiata sulla spiaggetta e ammiriamo la luce della sera.

E' l'8 di agosto, il mio compleanno e mai lo avevo passato in un posto cosi'! Al nostro risveglio c'e'una nebbiolina che si dissolve presto lasciando posto ad una giornata magnifica e ad una temperatura davvero gradevole. Verso mezzogiorno arriviamo al Circolo Polare Artico, parcheggiamo le caravan, andiamo verso il monumento e ammiriamo il paesaggio che c'e' intorno, molto bello, che ti da'la sensazione di liberta' e la consapevolezza di essere in un posto simbolico ma particolare. E' bello vedere ancora una volta come a differenza del sud dell'Europa le caravan qui sono numerose e come non abbiano nulla  da invidiare al fratello minore, il camper. Lasciamo una testimonianza scritta su un sasso sperando che qualcuno che ci conosce passi da li' e torniamo alle caravan per il pranzo. Al momento abbiamo percorso 3722km.  

Ci dirigiamo verso Bognes da dove ci imbarchiamo per Lodingen e verso le 21 facciamo base al camping Gullesfjordbotn, bel camping in riva ad un fiordo con i servizi nuovi e gratuiti: ci fermeremo 4 notti per una spesa pari a 57 euro a equipaggio. Il campeggio e' un'ottima base per le nostre visite a Niksund, caratteristico villaggio di pescatori abbandonato anni fa raggiungibile solo percorrendo uno sterrato, dove qualcuno ha pensato bene di tornare a viverci e a farlo rivivere con mostre di quadri di varia arte. C'e' anche un ottimo ristorantino di pesce...

I giorni successivi sono dedicati al whale watching, gita in mare aperto con un peschereccio per avvistare le balene 80 euro a testa e mare da dimenticare, e visita a Svolvaer, principale citta' delle Lofoten.  

Ripartiti dalle Vesteralen, ci dirigiamo verso Alta dove arriviamo intorno alle 19. Dopo la doccia di rito e una mangiata di pesce fresco regalatoci da un pescatore andiamo al bar della reception del campeggio giusto in tempo per guardare la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Purtroppo la visione dura poco perche' l'inflessibile gestore ci butta fuori:sono le 23 ma fuori c'e'ancora il sole bello alto.  

14 agosto: il giorno tanto atteso e' finalmente arrivato.Oggi arriviamo sul capo.Di buon ora ci alziamo, facciamo colazione, qualche foto e via sulla E6 che circa 100km dopo diverra' la E69. Il tragitto scorre lentamente fra renne,colline muschiate e panorami sempre piu' belli. La strada sembra non finire mai, anche dopo il tunnel che unisce la terra ferma all'isola di Mageroya, ogni fiordo sembra l'ultimo.

Si comincia a salire, ancora qualche km ed ecco una specie di casello: su un cartello c'e' scritto Nordkapp. Siamo arrivati!!! Sono le 14 del 14 agosto 2004, 10gradi, 5290km percorsi fin qui.

Ci piazziamo su un punto panoramico stranamente lasciato libero dalle decine di camper parcheggiati. Subito con lo sguardo cerchiamo il mitico mappamondo, lo troviamo e iniziamo a fare foto a lui e a tutto cio' che c'e' intorno a noi. E' una sensazione bellissima.

Passiamo due giorni parcheggiati sul piazzale (ci e' costato 50 euro!) per assorbire al massimo questo posto e portare con noi il ricordo il piu' a lungo posibile.  

Il 16 agosto partiamo alla volta di Karasjok, capitale dell'etnia Sami in Lapponia, dove visitiamo il Parlamento. La serata passa in compagnia di un abitante del luogo che ci racconta, tra un bicchiere e l'altro di vodka sorseggiati in una tenda Sami ovviamente, del loro popolo, delle loro usanze e della vita invernale di queste parti.E 'risaputo come in inverno qui ci siano pochissime ore di luce.  

Il giorno dopo partiamo alla volta di Rovaniemi, dove arriviamo alle 21.30. Ci sono 10 gradi ma la serata e' piacevole e con una luce spettacolare. L'indomani andiamo a far visita a Babbo Natale a casa sua nel villaggio di Santa Claus (la foto con lui e' di rito foto), un posto davvero consumistico ma che evidentemente fa la felicita' dei piu' piccoli.

Il tempo stringe e dobbiamo ripartire.Eccoci di nuovo in strada, la E4 in direzione Stoccolma dove arriveremo in serata dopo piu' di 1000km percorsi. Qui visitiamo la citta'), molto bella ma piena di turisti (italiani in particolare) che ci fa rimpiangere la solitudine e i grandi spazi lasciatici alle spalle.  

E' ormai il 23 agosto, dopo 7336km percorsi ci dirigiamo verso Goteborg da dove prenderemo il traghetto per Frederikshavn in Danimarca. Vi arriviamo ormai alle 22 e i campeggi sono tutti chiusi pero' c'e una stellata da paura e.....allora? Andiamo a dormire nel parcheggione sotto il faro di Grenen!

Mai idea e' stata piu' azzeccata, nel buio piu' totale si sentiva il rumore del mare in sottofondo e la luce intermittente del faro penetrava dagli oscuranti. Purtroppo il mattino dopo comincia con vento e pioggia che ci accompagneranno per i prossimi due giorni nella visita della citta' di Skagen, dello Skagerrak, della famosa chiesa insabbiata, della casa di Michael e Anna Ancher, dello Skagen Museum dove ci sono splendidi quadri degli Ancher e di Marie Kroyer .  

Il 25 agosto ripartiamo da Skagen ma prima vogliamo portare la roulotte sulla spiaggia di Skiveren per una foto, poi passiamo anche alla duna mobile di Rubjerg Knude, quella che ogni anno con il suo avanzare lento e inesorabile ha finito per sommergere un faro e relativo museo al suo interno.

Dopo una tappa per la notte in un campeggio del sud della Danimarca attraversiamo l'Elbtunnel di Amburgo e in serata arriviamo a Dusseldorf. Qui passeremo due notti nel parcheggio della fiera (spettacolare, meglio di tanti campeggi italiani!) e visiteremo il famoso Caravansalon.

Ormai siamo agli sgoccioli e non abbiamo voglia di tornare in Italia, infatti riprendiamo il viaggio solo alle 15 del 28 agosto, solita autostrada tedesca con il suo traffico e temperatura che si fa sempre piu' calda: ci stiamo proprio avvicinando all'Italia, dimentichiamoci il fresco dei giorni passati! Trascorsa l'ultima notte in un autogrill Svizzero varchiamo il confine con l'Italia e subito ci assale la nostalgia dei giorni passati in giro per l'Europa.

E' il 29 agosto 2004, dopo 31 giorni e 9950 km siamo di nuovo a casa.

 

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